Clima di ottimismo sui mercati finanziari grazie anche ai dati relativi al mercato del lavoro a stelle e strisce.

Settimana positiva che conclude un trimestre di netto recupero dei mercati finanziari, dopo la correzione di marzo dovuta alla diffusione della pandemia. A guidare i listini l’indice S&P500 grazie a una serie di dati congiunturali positivi, tra i quali indici del mercato immobiliare migliori delle attese , la fiducia dei consumatori in forte rimbalzo e l’indice ISM manifatturiero tornato sopra la soglia dei 50 punti.

Anche il mercato del lavoro USA ha contribuito al clima di ottimismo con la creazione di quasi 5 milioni di nuovi occupati a fronte di stime comprese tra i 3 e i 4 milioni e un tasso di disoccupazione che scende a poco più dell’11%. L’allentamento delle misure restrittive messe in atto per contrastare l’epidemia contribuisce al consolidamento della ripresa, ma la diffusione di nuovi contagi soprattutto in alcuni stati americani fa temere una seconda ondata di episodi; d’altro canto proprio questa settimana l’OMS ha ammonito che il peggio potrebbe non essere alle nostre spalle.

Sul fronte delle relazioni internazionali, sempre fragile l’intesa commerciale tra USA e Cina, con Washington che ha iscritto le due aziende di telefonia asiatiche Huawei e ZTE tra le minacce alla sicurezza nazionale, mentre salgono le proteste a Hong Kong per l’approvazione della legislazione di emergenza che riduce gli spazi di autonomia della ex-colonia e si teme nel contempo una repressione da Pechino. In Europa, infine, occhi puntati sul braccio di ferro tra paesi “frugali” e periferia sugli aiuti economici post-pandemia, mentre anche all’interno del consiglio direttivo della BCE si mormora di contrasti sulla linea Lagarde e sul programma straordinario di acquisto titoli sbilanciato a favore dell’Italia e degli altri paesi più colpiti dall’epidemia. Nella settimana che inizia, si preannunciano pochi avvenimenti di rilievo e pochi dati economici rilevanti; tra questi ultimi, la pubblicazione delle produzioni industriali di Germania, Francia e Italia.

Inizia invece la stagione di diffusione degli utili semestrali delle aziende, particolarmente rilevante per comprendere la profondità dei danni inferti ai bilanci dal prolungato lockdown delle attività economiche. Sul listino americano, si stima una contrazione degli utili tra il 40% e il 50% rispetto al periodo precedente, ma le variazioni delle previsioni si stanno orientando soprattutto al rialzo, per cui sarà interessante vedere i numeri reali in uno dei trimestri assolutamente più incerti che si ricordi. Sui portafogli gestiti, tra le operazioni da menzionare sulla componente internazionale, la chiusura di una posizione nel settore dei beni di capitale per incrementare gli investimenti nell’ambito della produzione di gas industriali.

Sui portafogli gestiti, tra le operazioni da menzionare sulla componente internazionale, la chiusura di una posizione nel settore dei beni di capitale per incrementare gli investimenti nell’ambito della produzione di gas industriali. Sul portafoglio domestico, incrementata l’esposizione al settore cementifero per l’approvazione negli USA di una norma per il finanziamento delle infrastrutture e alleggerita la componente a minore liquidità o più pesantemente impattata dallo scenario di crisi.