La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Tentativo di recupero in settimana dei mercati azionari e delle materie prime, con una discesa dei tassi d’interesse e il dollaro debole nei confronti dell’euro.

Il settore bancario rimane nell’occhio del ciclone, dopo l’improvviso takeover di salvataggio di UBS su Credit Suisse e la discussa decisione delle autorità di vigilanza svizzere di consentire l’azzeramento di alcune obbligazioni subordinate della banca elvetica e non del capitale azionario. L’attenzione degli investitori si è spostata ora sulla Germania, sistema bancario caratterizzato da una pluralità di piccole banche locali strutturalmente fragili e un gigante sempre molto discusso come Deutsche Bank. Negli Stati Uniti, intanto, continua l’esodo dei depositi dagli istituti più deboli verso le banche principali o i fondi monetari.

A livello di politica monetaria, la Federal Reserve non si è lasciata intimorire dalle turbolenze nel settore del credito e ha innalzato i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale, imitata negli stessi giorni dalla Bank of England.

Nel frattempo, prosegue la guerra in Ucraina, rispetto alla quale l’avvenimento di maggior rilievo è stata la visita del presidente cinese Xi a Mosca, un viaggio che da un lato è parso spezzare l’isolamento internazionale di Putin, dall’altro è stato letto come un tentativo di Pechino di accreditarsi come mediatore tra le parti.

Nella settimana che inizia, non si prospettano eventi di particolare rilievo. Continua la pubblicazione dei risultati societari, focalizzata soprattutto sulle società cinesi, tra le quali Bank of China, Citic, Great Wall Motor, Haier Smart Home, PetroChina, oltre a Micron Technology negli Stati Uniti.

A livello di dati congiunturali, invece, attesi il sondaggio IFO sull’economia tedesca, gli indici dei prezzi al consumo in Germania, Italia, Francia e in area euro, la variazione del PIL negli USA e in Gran Bretagna, gli indici PMI in Cina e l’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan.