La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Settimana volatile sui mercati azionari, dollaro stabile e materie prime prevalentemente positive, pur con il prezzo del petrolio in calo.

I mercati sono ancora spaventati dalle difficoltà delle banche regionali negli Stati Uniti, messe a dura prova dal rialzo dei tassi per una malaccorta gestione delle scadenze di attivi e passivi: dopo il salvataggio di First Republic Bank, negli scorsi giorni le vendite si sono concentrate sulle azioni di altri due istituti, PacWest Bancorp e Western Alliance Bancorp. con riflessi che hanno interessato anche le banche di maggiori dimensioni e il listino in generale.

La settimana si è in realtà conclusa con un recupero degli indici dovuto anche ai dati positivi provenienti dal rapporto sul mercato del lavoro USA di aprile, che ha evidenziato una crescita degli occupati e una diminuzione del tasso di disoccupazione ad un minimo storico di 3.4%.

Ottimismo anche a seguito dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve, nelle cui dichiarazioni molti analisti hanno intravisto una possibile pausa nella sequenza di rialzi dei tassi che prosegue ormai da più di un anno e ha portato il costo del denaro da zero ad oltre il 5%. Dal canto suo la Banca Centrale Europea ha ribadito di non dipendere dalle decisioni della Federal Reserve, anche se l’ultimo rialzo dei tassi per quanto riguarda la zona euro si è limitato a 25 punti base, ponendo le premesse per un ammorbidimento della politica monetaria anche su questa sponda dell’Atlantico.

Nella settimana entrante, pochi gli eventi di rilievo sotto il profilo economico e geopolitico. Per quanto riguarda gli utili societari, l’attenzione si sposta verso l’Europa e il Giappone: nel Vecchio Continente sono attesi i risultati di Allianz, Bayer, Credit Agricole, Deutsche Telekom, E.ON, ING, Telefonica, mentre a Tokyo verranno diffusi i dati di Mitsubishi, Nintendo, NTT, Softbank, Toyota; Walt Disney, invece, è uno dei pochi nomi noti statunitensi che diramerà i risultati del primo trimestre nel corso della prossima settimana.

Sotto il profilo congiunturale, molto atteso il dato di inflazione negli Stati Uniti, per i riflessi che potrebbe avere sulla politica monetaria, oltre agli analoghi dati in Francia, Germania e in Cina; inoltre, prevista la diffusione dell’indice di produzione industriale in Italia e il sondaggio sulla fiducia dei consumatori redatto dall’Università del Michigan.