La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Forte rialzo dei mercati azionari, dollaro debole e divise emergenti ancor più deboli nella settimana in cui le elezioni statunitensi hanno proiettato Joe Biden alla Casa Bianca – salvo dispute legali da parte dell’Amministrazione uscente – ma non hanno consentito ai Democratici di ottenere la maggioranza al Senato, facendo anzi registrare la perdita di qualche seggio alla Camera.

Un esito che non dispiace alle borse statunitensi, perché allontana la possibilità che il nuovo Presidente abolisca i tagli alla tassazione delle imprese effettuati da Trump nel 2017 e riduce l’entità dello stimolo fiscale che verosimilmente sarà negoziato da qui a fine anno.

Anche il tentativo di rotazione settoriale verso comparti più ciclici che avrebbero beneficiato maggiormente di un pacchetto di stimoli ambizioso ha ceduto il passo, una volta chiarito l’esito del confronto elettorale, ad acquisti verso tecnologia e aziende farmaceutiche, nella convinzione che il mantenimento del controllo sul Senato da parte dei Repubblicani renda più difficoltosi eventuali cambiamenti nel quadro regolatorio di questi settori.

Sul piano congiunturale, positivi gli indici PMI di ottobre, mentre il mercato del lavoro USA ha fatto segnare una crescita dell’occupazione superiore alle stime, ma inferiore a quella del mese precedente, e un tasso di disoccupazione in calo di un punto percentuale.

Rilevante in settimana anche la cancellazione di quella che sarebbe dovuta essere la maggiore IPO mai realizzata, il collocamento sulla borsa di Shanghai di Ant Group, società fintech controllata dal multimiliardario cinese Jack Ma, per problemi regolatori.

Nella settimana che inizia non si segnalano eventi di particolare rilievo, salvo colpi di scena relativi alle elezioni USA; per il resto, l’attenzione degli investitori resta alta sull’evoluzione del quadro pandemico nel mondo, con il ritorno di lockdown parziali o totali in Europa e alcuni stati USA che studiano analoghe misure di contenimento di fronte alla crescita dei contagi e dei tassi di ospedalizzazione.

Si riduce il numero delle aziende dalle quali ci si attende la pubblicazione dei risultati trimestrali: tra le maggiori, si possono ricordare McDonald’s, Walt Disney, Cisco in America, ABN Amro e Siemens in Europa, Tencent nell’Asia.

Scarna anche l’agenda dei dati congiunturali, con il rilascio delle produzioni industriali in Francia e in Italia, il sondaggio ZEW sull’economia in Germania e l’indice di fiducia dei consumatori USA dell’Università del Michigan.

Sui portafogli gestiti, è stata incrementata la copertura a fronte del rialzo avvenuto nella settimana in uno scenario ancora incerto. Sulla componente domestica abbiamo incrementato un titolo farmaceutico, preso parziale profitto all’interno del settore delle utilities, inserito un’azione del comparto bancario che mostra un’eccessiva sottoperformance relativa e ridotta l’esposizione su temi con modeste prospettive anche di medio termine e con scarsa liquidità.