La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Mercati azionari e delle materie prime decisamente negativi nella settimana, con tassi in calo dovuti alla crescita dell’avversione al rischio.

Su uno scenario già incerto per le dichiarazioni poco concilianti del presidente della Federal Reserve Powell sul futuro sentiero di rialzo dei tassi è giunta alla fine della settimana la notizia del fallimento di Silicon Valley Bank, seguita dalla liquidazione di Silvergate Capital, un importante operatore in criptovalute. La banca, nota anche con l’acronimo SVB, cresciuta negli anni grazie al credito concesso alle startup californiane del celebre distretto tecnologico fino a diventare una delle prime venti banche statunitensi, estendendo la propria attività a livello nazionale, è crollata sotto una cattiva gestione del rischio di mismatching tra attività e passività, che si è evidenziato in seguito al rialzo dei tassi USA.

Per far fronte al rischio contagio, la Federal Reserve ha prontamente immesso liquidità nel sistema, garantendo nel contempo tutti i depositanti della banca, anche oltre la soglia dell’assicurazione federale sui depositi, cosa che non ha mancato di suscitare qualche polemica. Le ripercussioni sui mercati sono state comunque inevitabili, anche se tra di esse si nascondono conseguenze probabilmente positive a lungo termine, come il fatto che il tasso terminale previsto dai mercati per i rialzi della Federal Reserve sia sceso di quasi un punto percentuale sotto il 5%.

Nella settimana che inizia, la Banca Centrale Europea fissa il nuovo tasso di riferimento sull’euro: la riunione di politica monetaria anticipa quella della Federal Reserve, che si terrà la settimana seguente.

Per quanto riguarda gli utili societari, si attendono nei prossimi giorni, tra gli altri, i risultati di Assicurazioni Generali e Enel in Italia, di E.ON e di Volkswagen in Germania, di FedEx negli Stati Uniti.

A livello di dati congiunturali, invece, attesi gli indici dei prezzi al consumo negli USA, in Italia, nell’area euro e in Francia, la produzione industriale degli Stati Uniti, dell’area euro e dell’Italia, il tasso di disoccupazione nel Regno Unito e in Italia, le vendite al dettaglio negli USA e l’indice di fiducia dei consumatori statunitensi redatto dall’Università del Michigan.