La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Settimana decisamente positiva per i mercati finanziari, sulla spinta dell’esito del G-20 e della tregua nella guerra commerciale tra USA e Cina ma anche per la nuova fase espansiva della politica monetaria delle banche centrali.

 

Minore importanza hanno ricoperto i dati congiunturali, che negli Stati Uniti hanno visto scendere, anche se meno delle attese, l’indice ISM manifatturiero rispetto alla lettura precedente; d’altra parte, i dati del mercato del lavoro di giugno hanno mostrato invece una buona crescita dei nuovi occupati, pur con un aumento di un decimo di punto del tasso di disoccupazione.

 

La debolezza dell’economia è però letta dai mercati come un rafforzamento dell’ipotesi di imminenti tagli dei tassi da parte della Federal Reserve; in quest’ottica, anche la nomina da parte di Trump di due nuovi membri del Consiglio favorevoli a una politica monetaria espansiva è stata accolta positivamente.

 

Anche in Europa gli indici PMI manifattura sono risultati più deboli del mese precedente, in qualche modo compensati da quelli del settore dei servizi, leggermente migliori rispetto al mese di maggio. Deboli anche gli ordini all’industria in Germania, ma i mercati hanno accolto positivamente l’accordo sulle nomine per i vertici dell’Unione Europea e – per quanto riguarda l’Italia – la non apertura della procedura d’infrazione a carico del paese per debito eccessivo. Grazie a quest’ultima notizia il BTP a due anni ha toccato per la prima volta un rendimento negativo, unendosi, seppur brevemente, al 25% circa di titoli di stato mondiali che quotano con un rendimento sotto lo zero.

 

Nella settimana entrante, i dati di maggior rilievo negli Stati Uniti riguarderanno gli indici dei prezzi al consumo e alla produzione. In Europa, sono attese le produzioni industriali tedesca e dell’aggregato eurozona; molta attenzione, tuttavia, sarà presumibilmente riservata alle minute della riunione di politica monetaria della BCE in giugno, dalle quali gli investitori cercheranno di capire quanto sono stati discussi argomenti come i nuovi stimoli all’economia lasciati intendere dagli interventi di Draghi e possibili cambiamenti nelle forward guidance nel mese di luglio. In Asia, i dati di maggior rilievo potrebbero essere quelli della bilancia commerciale cinese di giugno, che dovrebbero mostrare l’impatto sui numeri della guerra commerciale con gli USA.

 

Sotto il profilo gestionale, in settimana abbiamo preso buon profitto da una posizione su una azienda internazionale del settore semiconduttori che aveva raggiunto gli obiettivi di vendita e mostrava valutazioni non più a buon mercato. Abbiamo anche azzerato una posizione nel settore dello shale oil statunitense sostituendola con un’azienda chimica leader nella produzione di litio, un elemento chiave nella produzione e futura diffusione delle batterie per l’elettrificazione dei veicoli e non solo.