La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Ancora in rialzo i mercati azionari in settimana, con il dollaro sempre stabile e i prezzi delle materie prime prevalentemente in calo.
Il rallentamento nella crescita dei tassi impresso dalla Federal Reserve con la sua ultima decisione di politica monetaria sembra confermare che la banca centrale statunitense sia soddisfatta dei risultati ottenuti nella lotta contro l’inflazione e voglia ora prestare più attenzione all’aspetto della crescita economica.
Leggermente diverso il discorso per la Banca Centrale Europea, partita in ritardo nel percorso di irrigidimento della politica monetaria e quindi costretta a proseguire con rialzi dei tassi di mezzo punto percentuale anche a fronte di dati inflattivi meno univoci di quelli d’oltreoceano.
In ogni caso, i mercati sembrano scommettere sul “soft landing” dell’economia nel corso di quest’anno e nella stessa direzione vanno le previsioni di crescita del PIL più recenti del Fondo Monetario Internazionale, che sono più ottimistiche rispetto a quelle del semestre scorso, stimando un incremento dell’economia globale in quest’anno di poco meno del 3%, seguita da una leggera accelerazione l’anno prossimo.
Nella settimana entrante, il Presidente statunitense Biden terrà il discorso sullo Stato dell’Unione di fronte al Parlamento, tradizionale momento nel quale l’esecutivo delinea anche la situazione economica del paese.
Per quanto riguarda gli utili societari, dopo la pubblicazione dei numeri delle principali aziende USA, il raggio si allarga all’Europa e al Giappone; in settimana, attesi i dati di AstraZeneca, BNP Paribas, BP, Credit Agricole, L’Oreal, Nintendo, Siemens, Toyota, Unilever, Vinci e Zurich Insurance Group, oltre a PepsiCo, Philip Morris e Walt Disney.
A livello di dati congiunturali, infine, di prossima pubblicazione i dati di inflazione in Germania, la produzione industriale di nuovo in Germania, in Italia e nel Regno Unito e le vendite al dettaglio dell’area euro.