La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Mercati azionari deboli in settimana, euro in oscillazione intorno alla parità col dollaro, cali nei prezzi e negli indici delle materie prime.

Pesano sulle borse in particolare le dichiarazioni delle Federal Reserve, che sembra intenzionata a combattere l’inflazione ad ogni costo, anche al prezzo di uno stop alla crescita economica.
Inoltre, gli analisti cominciano a domandarsi quale sarà l’impatto sugli utili societari della crescita dei prezzi e del rallentamento dell’economia, che non è fenomeno solo occidentale, ma che ha colpito anche la Cina, alle prese con una crisi del settore immobiliare che rischia di avere ripercussioni anche sul sistema finanziario.

A livello geopolitico, sembra in stallo la guerra tra Russia e Ucraina, che tuttavia ha forti ripercussioni in Europa sul prezzo del gas, che Mosca sta usando come mezzo di pressione per rompere il fronte occidentale a sostegno di Kiev. Tra arresti improvvisi del gasdotto NordStream 1 e intimazioni ai paesi europei a non fissare tetti al prezzo del petrolio importato dalla Russia, l’Unione Europea sta faticosamente cercando di mettere a punto un piano energetico in vista dell’inverno, mentre i prezzi del gas alla borsa olandese TTF hanno subito un’impennata solo in parte rientrata nell’ultima settimana.

Alta tensione anche a Taiwan, dove la visita della speaker della Camera USA Pelosi all’isola, fortemente osteggiata da Pechino, ha lasciato strascichi nelle relazioni tra Cina e USA e alzato il livello dello scontro nello stretto di Formosa, dove si susseguono esercitazioni militari e pattugliamenti da parte dell’esercito cinese.

In settimana l’evento di maggior rilievo sarà probabilmente la riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea, che prevedibilmente alzerà i tassi di interesse di almeno mezzo punto percentuale, anche se alcuni analisti ipotizzano un rialzo anche maggiore.

Cambio della guardia, inoltre, a Downing Street: il primo ministro britannico Johnson lascerà la carica al nuovo candidato dei Conservatori, che sarà con ogni probabilità l’attuale ministra degli Esteri Liz Truss.

Importante anche la riunione dei paesi dell’OPEC+, dopo che l’Arabia Saudita ha lasciato filtrare l’ipotesi di un taglio alla produzione del petrolio, nonostante il turbolento momento del mercato dell’energia.

Sul piano macroeconomico, infine, prevista la pubblicazione degli indici PMI mondiali, del PIL europeo e giapponese, della produzione industriale in Germania e in Francia e degli indici dei prezzi alla produzione e al consumo in Cina.