La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

In settimana rimbalzo dei mercati azionari, mentre l’euro recupera parte delle perdite accumulate verso il dollaro e tornano a salire i prezzi delle materie prime.

A schiarire temporaneamente lo scenario sui mercati arriva la pubblicazione delle minute dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve, che lascia intendere che la banca centrale USA si limiterà a due rialzi dei tassi di mezzo punto percentuale ciascuno a giugno e a luglio, senza adottare misure più rigide prima della pausa estiva.

D’altra parte, invece, la Banca Centrale Europea lascia filtrare la notizia che si avvicina il momento del primo rialzo del costo del denaro nell’area euro, ora collocato temporalmente nelle prime fasi del terzo trimestre.

Sotto il profilo geopolitico, prosegue il conflitto in Ucraina, mentre cresce il tema delle derrate alimentari bloccate nei porti del Mar Nero dalla presenza della flotta russa: Mosca si dichiara disponibile a permettere la ripresa dei commerci, ma chiede la fine delle sanzioni a suo carico.

Si registra qualche tensione anche nei rapporti tra USA e Cina, dopo le dichiarazioni di Biden che prospetta un intervento militare in caso di invasione di Taiwan; tuttavia, lo stesso Biden sembra intenzionato a rivedere il sistema di tariffe imposte sulle importazioni di Pechino dal suo predecessore, mossa che contribuirebbe a migliorare le relazioni con la potenza asiatica.

Il quadro resta quindi fluido e complessivamente incerto, con alcune case di investimento che suggeriscono di tornare ad acquistare titoli azionari ed altri analisti che invece rimangono molto più cauti e paventano nuovi scivoloni dei mercati.

La settimana che inizia introduce al mese di giugno, nel quale la Federal Reserve dovrebbe iniziare a ridurre il proprio bilancio attraverso la vendita dei titoli di stato e delle obbligazioni acquistate negli anni scorsi durante la fase di quantitative easing.

Per quanto riguarda la pubblicazione degli utili trimestrali, poche le aziende che diffonderanno i dati infrannuali; tra le più importanti spicca la multinazionale statunitense HP.

Infine, sul piano macroeconomico, di rilievo la diffusione del rapporto sul mercato del lavoro USA, i dati di inflazione nell’area euro e in Germania, Francia, Italia, la variazione del PIL trimestrale in Francia e in Italia, gli indici PMI e gli analoghi indici ISM negli Stati Uniti, in Cina, nell’area euro, in Francia, in Germania e in Giappone, le vendite al dettaglio e la produzione industriale giapponesi.