La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Mercati azionari ancora volatili in settimana, con le divise emergenti che risentono dell’improvvisa decisione di Erdogan di sostituire il governatore della banca centrale turca.

Negli Stati Uniti, le aste dei Treasury si sono concluse positivamente, nonostante i timori per i risultati negativi di quelle del mese scorso, che avevano scatenato le vendite sui titoli di stato americani. La Federal Reserve, dal canto suo, ha cancellato alcune esenzioni sui requisiti di capitale a favore delle banche USA, ma nello stesso tempo le ha autorizzate alla distribuzione di dividendi.

In Europa, la Germania ha annunciato un rigido lockdown per il periodo pasquale, poi ritrattato, mentre alcune banche europee hanno risentito della crisi turca, che ha affondato la lira e fatto schizzare i tassi.

Impossibile da affondare, ma anche molto difficile da disincagliare, invece, il gigantesco porta-container che ha bloccato la navigazione nel Canale di Suez, andando a toccare una delle due sponde. Man mano che passano i giorni senza riuscire a rimuovere l’ostacolo, crescono i danni per il commercio mondiale, con alcune catene di approvvigionamento, già provate dalla pandemia, che rischiano di rompersi.

Male infine i mercati asiatici, con Hong Kong che ha risentito della decisione delle autorità del paese di sospendere cautelativamente la somministrazione del vaccino Pfizer / BioNTech.

Nella settimana che si apre, continua la lotta contro il tempo per vaccinare una fetta sufficiente della popolazione mondiale per scongiurare nuove ondate di pandemia innescate dalle varianti più contagiose e pericolose del virus.

A livello di trimestrali, volgono ormai alla fine le pubblicazioni dei risultati di fine anno e i mercati sono già in attesa dei dati parziali del primo quarto dell’anno nuovo.

Per quanto riguarda gli indicatori congiunturali, invece, attesi gli indici Markit PMI globali e gli indici ISM negli Stati Uniti, i dati di inflazione nell’area euro e nei principali paesi membri, i profitti industriali in Cina e l’importante rapporto mensile sul mercato del lavoro statunitense.

Sui portafogli gestiti, graduale riduzione del sottopeso della componente growth, con inserimenti e appesantimenti di titoli statunitensi. Incrementata inoltre la posizione su una azienda americana legata al mondo del gaming che sta attraversando un periodo di forte crescita sulla spinta della spesa dei millennials. Sulla componente domestica, sono proseguite le prese di profitto parziali o totali su temi con buona sovraperformance rispetto al mercato. Abbiamo anche inserito un’azienda che opera nell’ambito dell’evoluzione e della trasformazione digitale, beneficiando di un trend strutturale di forte crescita della domanda, ma il cui titolo dimostra una significativa sottoperformance relativa.