La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

I mercati finanziari rimangono nel complesso positivi anche questa settimana, caratterizzata dalla pubblicazione di utili trimestrali non eccezionali, ma del tutto compatibili con uno scenario economico di crescita moderata, anche nelle previsioni diffuse dalle società per il prossimo futuro.

Sui mercati hanno influito nuovamente i negoziati tra USA e Cina, a riguardo dei quali si è diffuso un contenuto ottimismo, che ha portato a ipotizzare la firma di un accordo tra Trump e Xi nell’ambito del vertice ASEAN del prossimo mese in Cile. Lo stesso presidente USA si è detto soddisfatto che Pechino abbia iniziato a comprare prodotti agricoli statunitensi nell’ambito dell’intesa, sottolineando tuttavia che si aspetta ulteriori sforzi; nel frattempo ha tolto le sanzioni alla Turchia dopo il raggiungimento del cessate il fuoco in Siria, sospingendo al rialzo la borsa locale e la moneta di Ankara.

Piuttosto deboli, come da attese, gli ordini di beni durevoli dell’industria americana in agosto, che lasciano presumere un andamento modesto degli investimenti privati USA nel corso della seconda metà dell’anno.

In Europa, l’accordo sulla Brexit è stato minato dal voto contrario dei Comuni a una legislazione d’urgenza: i 27 Paesi UE hanno accettato il rinvio fino al 31 gennaio 2020.

Il meeting della BCE che ha segnato l’addio di Draghi alla guida dell’istituto e l’inizio dell’era Lagarde non ha modificato nulla del pacchetto di stimoli monetari all’economia recentemente varato.

Infine, il sondaggio IFO tedesco sulla fiducia delle imprese ha visto un leggero incremento in ottobre dalla lettura del mese precedente, che aveva segnato il minimo decennale di questo indicatore.

Settimana che negli Stati Uniti si preannuncia ricca di dati e statistiche quella entrante. Evento clou sarà presumibilmente la riunione del comitato di politica monetaria della Fed dal quale i mercati si attendono un nuovo taglio dei tassi di 25 bps. Oltre a un certo numero di sondaggi regionali e a uno degli indici di fiducia dei consumatori, sarà pubblicata la prima stima del PIL del terzo trimestre, seguita dai dati di reddito e spese per consumi privati di settembre, da quelli del mercato del lavoro di ottobre e dall’indice ISM manifatturiero che cercherà di riguadagnare la soglia dei 50 punti. Continuerà inoltre la diffusione degli utili trimestrali delle aziende, compresi quelli di Alphabet (Google), Pfizer, General Motors, Exxon, AIG.

In Europa saranno pubblicati i dati del PIL del terzo trimestre di Francia, Spagna e Italia, dai quali non ci si aspettano particolari sorprese rispetto agli andamenti dei precedenti periodi, e gli indici dei prezzi al consumo dell’eurozona, che potrebbero ulteriormente decelerare. Tra le aziende europee che pubblicheranno i risultati in settimana, si possono citare BP, Deutsche Bank, Bayer, ING e in Italia Tenaris e Campari.

L’attività gestionale di Zenit SGR nel corso della settimana si è distinta per le interessanti prese di profitto sui titoli che hanno fatto registrare importanti rialzi di prezzo. Nel contempo sul mercato italiano abbiamo partecipato a un collocamento nel segmento STAR delle azioni di una società operante nel comparto alimentare.