La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Nuova settimana altalenante per i mercati azionari con notizie di vario segno che hanno influenzato i listini in entrambe le direzioni.

Per quanto riguarda la lotta all’epidemia di Covid-19, che ha fatto registrare una crescita dei contagi in Europa e un nuovo lockdown in Israele, una buona notizia è giunta dagli Stati Uniti, dove il CEO di Pfizer si è detto fiducioso circa la possibilità di avere un vaccino negli USA entro fine anno.

Positivi anche i dati macroeconomici: gli operatori finanziari in Germania sono risultati più ottimisti delle attese sullo stato dell’economia tedesca, in Cina la produzione industriale ha battuto le stime e le vendite al dettaglio sono cresciute in agosto per la prima volta nel corso di quest’anno, mentre negli Stati Uniti si sono ridotte le richieste di sussidi di disoccupazione.

Sul fronte della politica fiscale, la Casa Bianca è propensa ad accettare il piano bipartisan del Congresso per un pacchetto di stimolo all’economia di 1500 miliardi di dollari, richiesto a gran voce anche dalla Federal Reserve. Quest’ultima, nella periodica riunione di politica monetaria, ha confermato l’approccio espansivo, anche se alcuni investitori avrebbero preferito maggiore chiarezza sul livello accettabile di inflazione nel lungo termine e nuovi dettagli sul piano di acquisto di titoli obbligazionari da parte della banca centrale.

In Italia, è emersa la notizia di trattative esclusive per la vendita di Borsa Italiana a Euronext, con un ingresso nell’azionariato di quest’ultima società da parte di Cassa Depositi e Prestiti.

Infine, nuovo rialzo del prezzo del petrolio, tornato sopra i 40 dollari al barile.

Settimana importante quella che inizia per le trattative sulla Brexit: Boris Johnson, infatti, cercherà di far approvare dal Parlamento il suo Internal Market Bill, il progetto di legge che contiene una ridefinizione unilaterale degli accordi raggiunti con la UE sull’Irlanda del Nord. Bruxelles ha minacciato di chiudere le trattative per l’accordo commerciale con il Regno Unito qualora la legge sia approvata, cosa peraltro non scontata viste le resistenze che permangono anche all’interno della maggioranza.

Sotto il profilo dei dati congiunturali, pochi indicatori in via di pubblicazione, concentrati in particolare in Nordamerica e in Asia; tra questi, gli indici Markit PMI e gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti.