La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Mercati azionari negativi, prezzi delle materie prime in calo, dollaro in rialzo nella settimana appena conclusa: hanno pesato le dichiarazioni della Federal Reserve, che – pur mantenendo inalterati i tassi di interesse e il programma di acquisto di titoli – ha rivisto al rialzo le aspettative di inflazione, stimando possibili due incrementi dei tassi di riferimento entro la fine del 2023.

Anche i dati congiunturali sono stati in parte negativi, con le vendite al dettaglio deludenti negli Stati Uniti e una crescita record dei prezzi alla produzione in Germania che ha rinfocolato le attese di inflazione.

Sul piano politico, scontro tra i paesi del G-7 e la Cina, che si è lamentata delle dichiarazioni finali dell’assise internazionale, mentre accordo raggiunto tra USA ed Europa per mettere fine ai dazi doganali tra le due aree imposti a seguito delle dispute commerciali, a partire dalla vicenda Airbus – Boeing nel settore dell’aviazione civile.

Infine in Europa approvati i primi Recovery Plan da parte della Commissione Europea (Spagna, Portogallo, Grecia, Danimarca e Lussemburgo), mentre è stata collocata una tranche di 20 miliardi di debito comune europeo per finanziare i progetti di NextGenerationEU.

Nella settimana che inizia la Bank of England si riunisce per mettere a punto la politica monetaria sulla sterlina, mentre negli Stati Uniti la Federal Reserve pubblicherà i risultati degli stress test sulle grandi banche USA: gli istituti che supereranno le prove saranno svincolati dalle restrizioni alla distribuzione di dividendi.

Sul piano congiunturale, pochi dati in via di pubblicazione: tra questi, gli indici Markit PMI, il sondaggio IFO sull’economia tedesca, le spese e i redditi personali negli USA e l’indice di fiducia dei consumatori statunitensi redatto dall’Università del Michigan.

Sui portafogli gestiti, portata a termine qualche ulteriore presa di profitto su alcuni temi domestici che, nel corso dell’anno, hanno messo a segno robuste performance e – sul fronte internazionale – spostamenti di peso a favore di temi legati alla tecnologia.