La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Borse affaticate anche questa settimana, tra i rischi sanitari derivanti dalla variante delta del coronavirus e i timori da inflazione, nonostante il marginale decremento degli indici dei prezzi al consumo di agosto negli Stati Uniti.

Prezzi delle materie prime ancora in rialzo: sale il gas, con i riflessi annunciati sulle bollette autunnali legati sia al costo del combustibile, sia agli oneri di transizione verso l’energia pulita, e salgono i metalli industriali, con l’importante eccezione del ferro, che ha fatto registrare una repentina caduta verso i 100 dollari per tonnellata dimezzando il prezzo toccato nei mesi estivi.

Altra fonte di preoccupazione proviene dalla Cina, dove il colosso immobiliare Evergrande rischia di fare default sul debito e, con 300 miliardi di dollari di passività, di scuotere profondamente il sistema finanziario domestico con ripercussioni anche sul fronte internazionale. Non è chiaro, in particolare, cosa vorranno fare le autorità di Pechino per contenere i danni, tenuto conto dell’approccio particolarmente rigido che il governo ha adottato negli ultimi mesi nei confronti delle aziende private di maggiori dimensioni.

Infine, sullo scenario geopolitico, annunciato un accordo tra USA, Gran Bretagna e Australia in base al quale quest’ultima potrà accedere alle tecnologie statunitensi per la costruzione di sommergibili a propulsione nucleare; un accordo che ha indispettito la Francia facendo sfumare una commessa militare analoga, ma ha anche irritato la Cina sempre sensibile a quanto accade in quel quadrante del Pacifico.

Nella prossima settimana, occhi puntati sulle riunioni di politica monetaria di alcune banche centrali. Quella della Federal Reserve, in particolare, potrebbe offrire ulteriori dettagli sul tapering, il previsto rallentamento negli acquisti di titoli obbligazionari sul mercato del debito: improbabile che venga attuato già a settembre, ma alcuni analisti ipotizzano che possa essere il tema della riunione di novembre.

Importante anche il meeting della Bank of England, dove il comitato di politica monetaria è diviso a metà sull’ipotesi di un rialzo dei tassi, considerando che le condizioni per una tale decisione sono ormai state tutte raggiunte.

Per quanto riguarda i dati congiunturali, infine, si attendono in settimana alcuni indici del mercato immobiliare statunitense, gli indici Markit PMI del settore manifatturiero in vari paesi e il sondaggio IFO sullo stato dell’economia tedesca.