La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Settimana ancora segnata dalla disputa commerciale tra USA e Cina.

Pechino ha imposto nuovi dazi su una parte dell’export americano come rappresaglia all’incremento delle tariffe deciso da Washington qualche giorno prima, mentre il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo che impedisce al gigante cinese delle telecomunicazioni Huawei di vendere e installare le proprie infrastrutture negli Stati Uniti nonché di acquistare tecnologia americana senza una previa autorizzazione.

Tuttavia, i mercati hanno concluso la settimana positivamente, in particolare le piazze europee, o con perdite contenute, ad eccezione di alcuni listini emergenti: nonostante voci fatte filtrare da Pechino che adombrano l’abbandono dei negoziati, gli operatori guardano con cauta fiducia alla prossima riunione del G-20, prevista per la fine di giugno e nella quale si incontreranno direttamente Trump e Xi, come occasione per sbloccare la situazione di stallo.

I mercati azionari si sono avvantaggiati anche di alcuni dati congiunturali positivi, come le nuove costruzioni negli USA, e di risultati trimestrali migliori delle attese (Cisco e Walmart a Wall Street, Allianz in Europa). La tenuta dei mercati azionari è stata accompagnata da un rimbalzo delle commodities, in particolare di alcuni prodotti agricoli più direttamente coinvolti nella guerra commerciale, e da una discesa dei tassi d’interesse, mentre sui mercati valutari è stata colpita la divisa cinese e l’euro ha recuperato qualche frazione di punto nei confronti del dollaro.

La settimana che inizia si concluderà con il weekend delle elezioni europee, che potrebbe influenzare i mercati in caso di risultati sostanzialmente difformi dai pronostici: i sondaggi prevedono infatti un ridimensionamento dei partiti “tradizionali” a favore delle formazioni anti-sistema, ma non un rovesciamento dei rapporti di forza, anche se la ricerca di una maggioranza stabile potrà complicarsi dopo il voto di fine maggio.

Potrebbe inoltre tornare alla ribalta il tema Brexit: si registra un primo fallimento dei colloqui tra conservatori e laburisti per assicurare una maggioranza parlamentare all’accordo siglato dal governo con la UE, mentre il premier May, ancora sotto attacco, ha promesso di diffondere nei prossimi giorni una chiara roadmap che dettagli i passi verso il divorzio dall’Unione.

Tra i dati congiunturali che potrebbero influenzare i mercati in settimana si annoverano i numeri preliminari di maggio degli indici PMI e alcuni indicatori di fiducia, tra cui l’IFO in Germania; in via di esaurimento, invece, la stagione dei risultati aziendali che vede protagonisti solo nomi minori su entrambe le sponde dell’Atlantico.

L’attività gestionale di Zenit SGR nel corso della settimana non si è discostata dalla strategia di alleggerimento dei portafogli seguita nelle ultime settimane, in ottica di razionalizzazione e presa di profitto. Tra i nuovi titoli inseriti, invece, merita una menzione l’acquisto per un portafoglio azionario internazionale di una società attiva nel campo dei videogiochi, investimento correlato al tema emergente degli e-sports, che stanno passando da una dimensione puramente ludica a un’attività svolta in modo professionale o semiprofessionale.