La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Mercati ancora incerti in settimana, con le borse europee migliori dell’indice americano, dollaro in leggero rialzo sull’euro, tassi in crescita e materie prime prevalentemente in calo.

Una serie di dati congiunturali positivi negli Stati Uniti, primo fra tutti la crescita delle vendite al dettaglio in gennaio del 3% rispetto a dicembre contro attese dell’1.8%, ha evidenziato che l’economia americana è ancora sostenuta e ha innescato il timore che la Federal Reserve non arresterà a breve la sequenza di rialzi dei tassi per contrastare la minaccia inflazionistica. In effetti, se prima si assumeva che la banca centrale avrebbe alzato il tasso di riferimento sul dollaro fino al 5% questa soglia si è spostata negli ultimi giorni verso il 5.2% – 5.3%.

A proposito di Federal Reserve, la Casa Bianca ha annunciato la nomina della vicepresidente Brainard a top adviser economico del Presidente Biden; se da un lato ciò dimostra l’attenzione dell’esecutivo verso il tema dell’inflazione e della politica monetaria, dall’altro apre la questione della sostituzione della stessa Brainard in seno alla banca centrale, dove l’economista era una delle voci più dovish, favorevole a una politica molto graduale e morbida di rialzo dei tassi.

Infine, i temi geopolitici, dove la tensione tra USA e Cina rimane elevata: non ha aiutato, a tal proposito, l’abbattimento di alcuni oggetti volanti non identificati nei cieli statunitensi, che Washington ha sostenuto essere palloni-sonda lanciati da Pechino.

Nella settimana entrante, la pubblicazione delle minute dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve sarà probabilmente l’evento principale, data la spasmodica attenzione dei mercati in questo momento per le mosse delle banche centrali.

A un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, inoltre, il Presidente russo Putin dovrebbe tenere un discorso di fronte al Parlamento di Mosca nel quale parlerà presumibilmente anche del conflitto.

Sul fronte economico, per quanto riguarda gli utili societari, si attendono nei prossimi giorni i risultati di Alibaba in Cina, di BHP e Rio Tinto nel settore delle materie prime, di ENI e Iberdrola nei comparti energia e utilities, di BASF, Danone e Stellantis per i settori industriali e dei beni di consumo, del gigante del commercio USA Walmart, di Deutsche Telekom e nel settore finanziario di HSBC.

A livello di dati congiunturali, invece, attesi gli indici PMI in vari paesi, gli indici dei prezzi al consumo in Italia, Germania, Giappone e area euro, il sondaggio IFO sull’economia tedesca vista dal settore industriale e poi una serie di indicatori macro statunitensi tra i quali il deflatore dei consumi personali, le spese delle famiglie e l’indice di fiducia dei consumatori redatto dall’Università del Michigan.