La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Settimana negativa sui mercati azionari, con gli investitori che iniziano a temere i contraccolpi sull’economia derivanti dalle misure di contenimento della pandemia, che in un rapporto pubblicato di recente l’Asian Development Bank stima potrebbe avere un costo globale fino a 9.000 miliardi di dollari, pari a quasi il 10% del PIL mondiale.

Negli Stati Uniti hanno pesato le dichiarazioni del principale consigliere sanitario di Trump, che ritiene prematuri gli allentamenti dei lockdown nel paese, e soprattutto i timori della Federal Reserve, che paventa una catena di fallimenti su larga scala in assenza di una ripresa rapida dell’economia.

Sono cresciute anche le tensioni fra USA e Cina, con nuovi vincoli posti dall’Amministrazione statunitense all’operato di Huawei in America e l’ipotesi di possibili contromisure da parte di Pechino, mentre il presidente Trump ha dichiarato di aver interrotto i canali di comunicazione con il leader cinese Xi.

I dati economici hanno contribuito alla debolezza dei mercati: le nuove richieste di sussidi di disoccupazione hanno sfiorato quota tre milioni e sulla base di questi numeri il tasso di disoccupazione stimato è cresciuto verso il 25%, mentre l’indice dei prezzi al consumo è sceso dai livelli precedenti, con l’indice core in calo dello 0,4% mese su mese. Nello stesso tempo, il Congresso americano ha respinto un piano di stimolo all’economia da 3.000 miliardi di dollari, anche se probabilmente si giungerà a un compromesso su una misura meno ambiziosa e meno onerosa per il bilancio pubblico.

Nel corso della prossima settimana, la Gran Bretagna tenterà di allentare le misure di lockdown, anche se l’opposizione di Scozia e Galles rendono più complicato del previsto questo proponimento del governo Johnson.

Nel corso dei prossimi giorni, inoltre, Federal Reserve e BCE pubblicheranno le minute delle ultime riunioni di politica monetaria, mentre la Commissione Europea diffonderà le raccomandazioni di politica economica per gli stati membri.

A livello di indicatori congiunturali, saranno pubblicati il PIL del Giappone, gli indici PMI manifatturieri di Stati Uniti, Regno Unito e area euro, alcuni indici immobiliari negli USA, il sondaggio ZEW sulla fiducia economica in Germania e le vendite al dettaglio britanniche.

Per quanto riguarda le trimestrali delle società, spiccano i nomi di Alibaba, colosso dell’e-commerce cinese, Mitsubishi in Giappone e HP e Walmart negli Stati Uniti.

Sui portafogli gestiti, nessuna operazione particolare da segnalare, proseguita una generale reimpostazione in ottica di prudenza, con qualche presa di beneficio e una complessiva riduzione dell’esposizione azionaria.