La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Settimana ancora forte per i mercati azionari, ribasso del dollaro e discese dei tassi, materie prime prevalentemente in rialzo, con qualche calo dei prezzi nel settore dell’energia.

Il dato più atteso, quello dell’inflazione negli Stati Uniti, è risultato perfettamente in linea con le attese e in decelerazione rispetto ai mesi precedenti, innescando una ventata di ottimismo sui mercati, con attese di un ammorbidimento delle politiche delle banche centrali.
In effetti, alcuni esponenti della Federal Reserve, pur reiterando che il picco dei tassi sarà probabilmente vicino al 5%, hanno aperto all’ipotesi di rialzi di un quarto di punto percentuale nei prossimi mesi anziché di mezzo punto. Tuttavia, il mercato del lavoro ancora caldo preoccupa gli investitori, che temono una minor trasmissione dei rialzi dei tassi all’economia reale.

In Europa, la Banca Centrale Europea ha confermato la necessità di aumentare i tassi in misura “significativa” a un ritmo costante per combattere l’inflazione. Buone notizie invece dal fronte della crisi energetica, con report che mostrano come gli stoccaggi di gas nel continente siano ai massimi storici e siano quindi in grado di far fronte alle esigenze di imprese e famiglie per il resto del periodo invernale.

Nella settimana che inizia, si apre il World Economic Forum, il tradizionale appuntamento a Davos che vede protagonisti importanti esponenti del mondo politico, finanziario e industriale internazionale.

Prosegue la diffusione dei dati di fine anno delle aziende quotate: nei prossimi giorni saranno resi noti i risultati, tra gli altri, di Goldman Sachs, Morgan Stanley, State Street e Procter & Gamble.

A livello di dati congiunturali, di prossima pubblicazione nuove variazioni degli indici dei prezzi al consumo, questa volta in Germania, Italia, area euro e Giappone. Dal lato della produzione e del consumo, attesi gli indici di produzione industriale cinese, statunitense e giapponese, le vendite al dettaglio in Cina, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, il sondaggio sullo stato dell’economia tedesca ZEW.