La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Mercati azionari più contrastati in settimana, con il dollaro in rialzo, tassi generalmente in crescita e andamento eterogeneo delle materie prime, con guadagni sulla componente energia e qualche perdita tra i metalli industriali.

A pesare sulle borse alcuni commenti di esponenti della Federal Reserve che hanno paventato la possibilità di proseguire i rialzi dei tassi oltre la soglia del 5%, che la visione di consenso del mercato ha ormai assunto come punto di arrivo della politica monetaria USA. Peraltro, il recente rally azionario ha portato alcuni indici a livelli di valutazione elevati, soprattutto a fronte di utili societari meno forti di un tempo e che non riservano più troppe sorprese positive.

A ciò si uniscono le preoccupazioni sul fronte geopolitico, dalla guerra in Ucraina, dove la richiesta del governo di Kiev di ricevere aerei da combattimento dai paesi occidentali rischia di generare una nuova escalation del conflitto, alla tensione che riaffiora nei rapporti commerciali tra USA e Cina. Da non dimenticare, infine, il devastante terremoto che ha colpito alcune regioni della Turchia e della Siria, provocando immensi danni anche in termini di vite umane e causando una brusca caduta del listino azionario turco.

Nella settimana che inizia, pochi gli eventi di rilievo, anche se sono previsti vari interventi di esponenti delle banche centrali, in particolare della BCE, che potrebbero comunque influenzare i mercati.

Per quanto riguarda gli utili societari, si attendono nei prossimi giorni i risultati di Allianz, AIG, Barclays, Coca-Cola, Electricite de France, Heineken, Kering, Kraft-Heinz, Mercedes-Benz, Nestlé e Swiss Re.

A livello di dati congiunturali, invece, importante il dato dell’inflazione negli Stati Uniti, accompagnato dall’analogo indicatore francese, e gli indici di produzione industriale negli Stati Uniti e nell’area euro, oltre alle vendite al dettaglio statunitensi.