La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Buon recupero dei mercati azionari in settimana, con una contemporanea salita di listini e divise emergenti, crescita del prezzo del petrolio e contrazione degli spread; il rendimento del BTP decennale ha toccato un minimo storico assoluto a poco più dello 0,7%.

La politica USA continua a essere centrale nelle analisi degli investitori: da un lato le elezioni presidenziali, con sondaggi che vedono lo sfidante Biden in testa anche negli stati chiave che hanno deciso le precedenti contese, ma anche con il timore che la corsa alla Casa Bianca si concluda con un testa a testa foriero di incertezza e battaglie legali, risultato improbabile, ma non impossibile stando alle previsioni; dall’altro l’altalena di notizie sul pacchetto di stimoli all’economia sul quale le posizioni dell’Amministrazione e della maggioranza del Congresso sono ancora lontane, ma dove un eventuale accordo sembra più ostacolato dalla campagna elettorale che non dalle cifre in gioco. Così, i mercati iniziano a credere che una vittoria di Biden e un rafforzamento dei Democratici al Congresso potrebbe aprire la strada a  un complesso di misure fiscali ben più ampio di quello accettato attualmente dai Repubblicani.

Il cluster epidemico di coronavirus alla Casa Bianca, del quale è caduto vittima lo stesso presidente Trump, ha saldato al tema politico quello sanitario: su questo fronte, le preoccupazioni salgono un po’ in tutto l’emisfero settentrionale, con varie città che pianificano stop a bar e intrattenimenti notturni in uno sforzo di contenimento della seconda ondata della pandemia.

In Europa, debolezza della sterlina sulle battute finali delle trattative per la Brexit, con UE e Regno Unito ancora lontani da un accordo sui temi degli aiuti di stato e della pesca e con Bruxelles intenzionata comunque a non fare ulteriori concessioni a Londra.

La settimana che inizia darà il via alla stagione degli utili del terzo trimestre, inaugurata come da tradizione dalle grandi banche USA e da poche aziende industriali e di beni di consumo tra cui spiccano Johnson&Johnson e Alcoa.

Sotto il profilo degli indicatori congiunturali, attesi il sondaggio ZEW sullo stato dell’economia in Germania, l’indice dei prezzi al consumo, la produzione industriale, le vendite al dettaglio e il sentiment dei consumatori compilato dall’Università del Michigan, la produzione industriale dell’area euro e gli ordini all’industria in Italia.

Sui portafogli gestiti abbiamo inserito sul segmento di azioni italiane il titolo di un primario produttore di componenti per apparecchi domestici nella cottura a gas, che potrà beneficiare dell’incremento di domanda di questo settore, sia legato allo spostamento dell’attività lavorativa a casa, sia correlato alla ricerca di fornitori altamente specializzati da parte dei clienti di maggiori dimensioni. Abbiamo poi ridotto l’esposizione ai titoli bancari per incrementare invece la presenza nel comparto del risparmio gestito e aumentare il peso di un primario operatore nell’ambito delle  soluzioni informatiche per l’identità digitale e la dematerializzazione dei processi aziendali.