La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Mercati azionari in rialzo nella settimana – anche se con volumi piuttosto bassi, soprattutto negli Stati Uniti – grazie a notizie positive provenienti in particolare dai dati congiunturali, con un mercato del lavoro USA in miglioramento, il tasso di disoccupazione sceso al 6% e l’indice ISM dei servizi salito sopra i 60 punti.

Anche la pubblicazione delle minute dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve ha offerto elementi di riflessione positivi, mostrando una banca centrale determinata a mantenere ancora per qualche tempo un atteggiamento accomodante, volendo avere chiari segnali di miglioramento sul fronte della crescita e dell’occupazione e non particolarmente preoccupata del rialzo dei tassi d’interesse. Peraltro, il presidente della Federal Reserve Powell ha invece ammonito che il ritmo di vaccinazione diseguale tra le aree geografiche rischia di mettere in pericolo una ripresa globale sincrona.

Tuttavia, il Fondo Monetario Internazionale è ottimista e ha rivisto al rialzo le stime di crescita del PIL mondiale per il 2021, portandole al 6% dal 5.5% dello scorso gennaio.

In Europa, i dati congiunturali sono stati meno brillanti: a una crescita delle vendite al dettaglio di febbraio in Italia si è contrapposto l’inatteso calo della produzione industriale in Francia e in Germania, mentre gli indici PMI dei servizi dell’area euro non riescono ancora a superare la soglia dei 50 punti, obiettivo invece raggiunto dagli indici compositi, che beneficiano della maggiore forza del settore manifatturiero.

Nella settimana che si apre, prosegue la campagna vaccinale contro il coronavirus, sia pure a ritmi differenti tra i vari paesi. Anche questo fenomeno contribuisce a far sì che alcune zone del mondo possano ridurre il livello di restrizioni contro la pandemia, mentre altre accentuano lockdown e misure di contenimento. Così, nel Regno Unito riaprono bar e negozi dopo una chiusura di alcuni mesi, mentre Australia e Nuova Zelanda consentono i viaggi tra i due paesi senza più misure di quarantena; di converso, la Francia è in procinto di chiudere le scuole per tre settimane.

Con l’inizio del nuovo trimestre, riprende la campagna di pubblicazione dei risultati aziendali: come da tradizione, le banche USA sono tra i primissimi soggetti a comunicare i dati dei primi mesi dell’anno – tra queste, JP Morgan, Citigroup, Bank of America, Morgan Stanley, BlackRock, Goldman Sachs e Wells Fargo – insieme ad alcune altre aziende tra cui Alcoa e PepsiCo.

Per quanto riguarda gli indicatori congiunturali, infine, la settimana si preannuncia fitta di numeri, con il PIL della Cina e della Gran Bretagna, la produzione industriale negli Stati Uniti, in Cina, in Gran Bretagna e in Italia, le vendite al dettaglio dell’area euro e di nuovo della Cina, il sondaggio ZEW sullo stato dell’economia tedesca e l’indice di fiducia dei consumatori USA redatto dall’Università del Michigan.

Sui portafogli gestiti, e in particolare sulla componente italiana, sono continuate delle prese parziali di profitto sui temi value, che hanno coinvolto sia i titoli a larga, sia quelli a piccola capitalizzazione. È stata inoltre inserita un’azienda del settore fieristico che potrebbe beneficiare della possibile riapertura degli eventi e delle manifestazioni nel corso del secondo semestre dell’anno, in base a quanto ipotizzato dal governo.