La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Rimbalzo delle borse in settimana, nonostante una debolezza sul finale, seguito da un rialzo dei prezzi dell’energia, in buona misura indotto dalla decisione dell’OPEC+ di tagliare la produzione di greggio, a dispetto della contrarietà espressa dal governo statunitense.

L’ottimismo dei mercati ha preso l’avvio dalle ipotesi di un ripensamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve, il cosiddetto “pivot”. In questa chiave sono stati letti alcuni dati pubblicati in settimana, che hanno evidenziato un indebolimento del settore manifatturiero USA, e le raccomandazioni degli organismi internazionali, primo fra tutti il Fondo Monetario Internazionale, che hanno auspicato una considerazione degli effetti sull’economia globale delle scelte di politica monetaria della banca centrale statunitense.

In realtà, nei giorni successivi le dichiarazioni provenienti da esponenti della Fed non hanno deviato dal proponimento di combattere l’inflazione ad ogni costo e il rapporto mensile sul mercato del lavoro USA ha mostrato una situazione ancora vicina alla piena occupazione.

Tra le altre notizie di rilievo emerse nel corso della settimana vale la pena ricordare i rumours sulla situazione finanziaria di Credit Suisse, dopo che la banca svizzera ha perso quasi il 60% della capitalizzazione di borsa dai massimi dell’anno, la scelta del governo inglese di ritirare il controverso piano di tagli alle imposte in deficit, che aveva costretto la Bank of England a intervenire sul mercato dei titoli di stato britannici, l’esito delle elezioni presidenziali brasiliane, che hanno visto il presidente in carica Bolsonaro costringere lo sfidante Lula al ballottaggio, e la nuova offerta di Elon Musk per acquistare il social network Twitter, che ripristina il prezzo proposto al livello dell’offerta originaria dopo una serie di ribassi.

Nella settimana entrante, le minute dell’ultima riunione della Federal Reserve saranno probabilmente lette con molta attenzione, nel tentativo di capire quale spazio ci sia per una pausa nella serie di rialzi consecutivi dei tassi che la banca centrale USA sta deliberando in questo periodo.

Inoltre, sarà pubblicato l’Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale, interessante soprattutto alla luce del turbolento scenario macroeconomico che ha iniziato a manifestarsi nel corso di quest’anno.

Terminato il terzo trimestre, si apre la campagna di pubblicazione dei risultati societari, che come da tradizione inizia dalle banche e dalle società finanziarie USA, tra le quali JP Morgan, Citigroup, Morgan Stanley, Wells Fargo e BlackRock.

Sul piano macroeconomico, invece, il dato più atteso sarà senz’altro l’indice dei prezzi al consumo USA, seguito da quello tedesco; tra gli altri indici in corso di pubblicazione citiamo l’indice PMI cinese, la produzione industriale in Italia, Gran Bretagna e nell’area euro, l’indice dei prezzi alla produzione di Stati Uniti, Giappone e Cina, le vendite al dettaglio statunitensi e la fiducia dei consumatori USA compilata dall’Università del Michigan.