La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Settimana dettata dall’attesa del G-20 di Osaka e del previsto incontro tra Trump e Xi, con un crescente ottimismo che dal vertice possa uscire una ripresa dei negoziati tra le due superpotenze.

In realtà, l’ottimismo dei mercati si scontra con la cautela di osservatori e analisti, che vedono comunque un percorso tortuoso per giungere a un accordo anche in caso di una nuova tornata di trattative; in quest’ottica, anche un’eventuale tregua nel confronto è stata complicata dal caso Huawei e più in generale dai toni accesi tra le due parti.

Tuttavia, il tema di un possibile accordo commerciale che scongiuri barriere protezionistiche in grado di danneggiare l’economia mondiale continua a sostenere i mercati nonostante la pubblicazione di dati congiunturali relativamente deboli: questa settimana, negli Stati Uniti gli ordini di beni durevoli di maggio inferiori alle stime e nell’area euro l’indice di fiducia tedesco IFO in calo rispetto al mese precedente.

L’altro argomento che rende ottimisti gli investitori è la svolta in senso espansivo delle politiche monetarie: i mercati scommettono che nella riunione del FOMC di luglio la Federal Reserve taglierà i tassi di almeno 25 punti base, anche se alcuni ipotizzano addirittura una riduzione di mezzo punto percentuale, che comunque è attesa prima della fine dell’anno. In settimana alcune dichiarazioni dei banchieri centrali sono andate in questa direzione, anche se l’entità dei tagli impliciti negli attuali derivati sui tassi sembra eccessivamente ampia.

Sugli altri mercati, da registrare la crescita del prezzo del petrolio e anche di quello dell’oro, che ha fatto registrare la miglior performance mensile da tre anni a questa parte.

Nella settimana entrante, oltre agli esiti del G-20 e dell’incontro Trump-Xi, si attende la pubblicazione negli Stati Uniti degli indici ISM di fiducia delle imprese e dei dati relativi al mercato del lavoro di giugno. In Europa, gli indici PMI dovrebbero certificare una situazione di sostanziale stabilità della crescita economica nel secondo trimestre, con il settore dei servizi meno contagiato dalla debolezza di quello manifatturiero; sono attesi anche i primi dati di maggio relativi a produzione industriale (Spagna) e ordini alle imprese (Germania).

In questi giorni è in corso anche l’incontro del Consiglio Europeo per cercare di risolvere il complicato intreccio di nomine al vertice dell’UE: presidente della Commissione, del Consiglio, della BCE e alto rappresentante per la politica estera.

In Asia, gli indici PMI della Cina dovrebbero rimanere leggermente sotto la soglia dei 50 punti, mentre in Giappone si attende l’esito del sondaggio Tankan per il secondo trimestre, con un indice atteso in calo rispetto alla precedente lettura, ma ancora in territorio positivo.

Sotto il profilo gestionale, in settimana sono state effettuate alcune limature ai portafogli di Zenit SGR soprattutto in vista delle prossime trimestrali, con l’intenzione di rivalutare le posizioni vendute una volta resi noti i dati di periodo. In particolare, le operazioni hanno riguardato un’azienda europea del settore alimentare, un’impresa primaria dell’industria petrolifera e un titolo del settore tecnologico applicato in ambito medicale e sanitario.