La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Mercati azionari volatili in settimana, con l’Europa che chiude in media positiva e meglio degli Stati Uniti, frenati dalla crescita dei tassi proseguita anche nel corso di quest’ultimo periodo.

La Federal Reserve non ha tranquillizzato gli investitori: il presidente Powell si è detto preoccupato del comportamento in qualche modo disordinato degli indici, ma non ha offerto rimedi contro la volatilità dei corsi azionari e dei tassi.

Peraltro, la crescita dei tassi potrebbe essere letta positivamente come segnale di ottimismo sulla ripresa economica: a questo proposito, il rapporto mensile sul mercato del lavoro negli Stati Uniti ha sorpreso favorevolmente, con la creazione di quasi 400 mila nuovi occupati contro attese di circa la metà e la discesa di un decimo di punto nel tasso di disoccupazione. Tuttavia, i mercati hanno reagito abbastanza freddamente al dato, che per alcuni analisti potrebbe indicare un surriscaldamento dell’economia in futuro e quindi la crescita dell’inflazione.

Euro debole sul mercato valutario, mentre si allarga la forbice dei tassi con il dollaro e i dati congiunturali europei restano segnati dalle misure di contenimento dell’epidemia, com’è il caso delle vendite al dettaglio dell’eurozona, scese in gennaio del 6% rispetto a stime di -1,4%.

Sulle materie prime, continua a crescere il prezzo del petrolio, tra tagli alla produzione da parte dei paesi dell’OPEC+ e il calo record delle scorte di greggio negli Stati Uniti, dopo l’ondata di gelo che ha investito la parte centrale del paese nelle scorse settimane.

Nella settimana che inizia, prosegue la corsa alla vaccinazione: negli Stati Uniti è ora disponibile il vaccino di Johnson & Johnson, mentre l’India ha iniziato a utilizzare un medicinale autoprodotto. Tuttavia, proseguono focolai regionali originati dalle nuove varianti del virus e l’OMS ha messo in guardia l’Europa, dove si registra una nuova recrudescenza della pandemia.

In settimana si riunisce inoltre il comitato di politica monetaria della BCE, che presumibilmente discuterà anche dell’inattesa crescita dei tassi d’interesse e dei riflessi sui mercati finanziari.

La campagna di pubblicazione degli utili trimestrali va verso le battute finali: in settimana attesi i risultati di Generali, China Telecom, Deutsche Post, EssilorLuxottica e Lukoil, tra gli altri.

A livello di indicatori congiunturali, invece, previsti il PIL giapponese e quello britannico, le produzioni industriali di Germania, Italia, Francia e Regno Unito, la fiducia dei consumatori compilata dall’Università del Michigan e l’atteso dato di inflazione negli Stati Uniti.

L’OCSE pubblicherà inoltre l’aggiornamento di inizio anno del suo Economic Outlook.

Sui portafogli gestiti, incrementata l’esposizione al settore petrolifero in ambito internazionale e inserito un nuovo titolo del comparto videogiochi e relativa accessoristica. All’interno della componente domestica, piccole riduzioni delle posizioni esistenti in ottica di parziale presa di profitto e partecipazione all’offerta iniziale di azioni di un’azienda operante nel campo delle biotecnologie.