La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Mercati azionari ancora vicini ai massimi, con forti rialzi di alcuni listini emergenti, crescita dei prezzi delle materie prime e rafforzamento del dollaro hanno caratterizzato la settimana appena conclusa.

I dati congiunturali negli Stati Uniti hanno innescato un moderato ottimismo con nuovi record degli indici ISM del settore manifatturiero e dei servizi, ma il rapporto mensile sul mercato del lavoro, pur positivo, è risultato per il secondo mese consecutivo inferiore alle attese, rassicurando comunque i mercati sul lato inflazione.

La Federal Reserve ha pubblicato il periodico Beige Book sull’andamento dell’economia statunitense definendo la crescita in aprile e maggio “moderata” e lasciando pertanto intendere di non voler agire a breve sulla politica monetaria, anche se alcune voci interne sollevano il tema di una possibile discussione delle misure di quantitative easing.

Biden, alla ricerca di un consenso bipartisan sul finanziamento delle misure di stimolo fiscale, ha per il momento accantonato l’idea di un innalzamento dell’aliquota d’imposta sulle società, anche se ha concordato con l’opposizione repubblicana l’introduzione di un’aliquota minima non derogabile attraverso deduzioni e crediti d’imposta; la stessa aliquota che sta per essere approvata dai paesi del G-7 per inserire per la prima volta un concetto di imposizione globale volto anche a scongiurare manovre elusive da parte delle multinazionali – anche del web – pronte a spostare la sede e i profitti nei paesi a tassazione più favorevole.

Infine, tra le materie prime, crescita del prezzo del petrolio, dopo l’accordo dell’OPEC+ su un incremento della produzione di greggio a fronte di una domanda attesa in rilevante aumento nel corso dei prossimi mesi.

Dopo l’incontro a livello di ministri delle finanze e governatori delle banche centrali, è la volta del meeting di capi di stato e primi ministri dei paesi del G-7, che si riuniranno in Gran Bretagna nel corso della settimana.

Tra gli altri eventi di rilievo, la riunione di politica monetaria della BCE, dalla quale non si attendono però sostanziali modifiche ai programmi della banca centrale.

A livello di dati congiunturali, di grande interesse la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo USA di maggio, dopo l’inattesa crescita del mese precedente; inoltre, verranno diffusi i numeri relativi al PIL della zona euro, alle produzioni industriali di Francia, Germania e Italia, alle vendite al dettaglio e al tasso di disoccupazione italiano, all’indice di fiducia dei consumatori USA redatto dall’Università del Michigan e al sondaggio ZEW sullo stato dell’economia tedesca.

Sui portafogli gestiti, operate piccole prese di profitto sui titoli in maggiore rialzo (in particolare banche e industriali) a favore dei tecnologici in vista di una probabile rotazione settoriale; nelle prossime settimane su continuazione del rialzo prevista una leggera riduzione prudenziale delle esposizioni azionarie.