La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Settimana negativa per i mercati azionari e per quelli obbligazionari, entrambi colpiti dalla crescita dei tassi d’interesse; positivo invece il risultato delle materie prime, in particolare di petrolio e prodotti agricoli.

l timore di un ritorno dell’inflazione e la cautela sulle valutazioni dei titoli tecnologici hanno frenato i mercati azionari e innescato una rotazione settoriale che ha favorito le cosiddette azioni value: il rapporto tra titoli value e growth negli Stati Uniti, infatti, ha fatto registrare il miglior risultato mensile dagli anni 2000.

Le banche centrali hanno cercato di rassicurare i mercati: il presidente della Federal Reserve Powell ha affermato che la crescita dei tassi è un segnale di ottimismo nella ripresa economica e che la politica monetaria proseguirà in tono espansivo ancora a lungo, mentre la BCE si è detta pronta a incrementare gli stimoli se il rialzo dei tassi dovesse minacciare la crescita.

Rialzo che per il momento ha toccato soprattutto la curva del dollaro, con il rendimento a dieci anni che ha fatto segnare nuovi massimi di periodo e lo spread tra 30 e 5 anni che si è riportato sui livelli del 2015. Il petrolio, come detto, è salito su previsioni positive da parte delle grandi case di investimento.

Nella settimana entrante, sul fronte pandemia si segnalano le prime riaperture nel Regno Unito, con la ripresa della didattica nelle scuole, dopo che il paese – uno dei più colpiti dalle varianti del virus – aveva messo in atto un severo lockdown, ma anche accelerato molto sulla vaccinazione della popolazione.

Proprio in ambito vaccini si registra l’approvazione del medicinale di Johnson & Johnson, l’unico finora disponibile in versione monodose, negli Stati Uniti, dove potrebbe essere presto autorizzato in emergenza.

La campagna di pubblicazione degli utili trimestrali entra in fase calante: questa settimana sono attesi i risultati, tra gli altri, di Henkel, Hewlett Packard, Stellantis, la nuova azienda generata dalla fusione di Fiat-Chrysler e PSA-Peugeot, Vivendi e della piattaforma di comunicazione Zoom Video.

A livello di indicatori congiunturali, invece, attesi gli indici Markit PMI, gli indici ISM negli USA, il PIL italiano, la disoccupazione in Germania e nell’eurozona, le vendite al dettaglio dell’area euro e l’atteso rapporto mensile sul mercato del lavoro statunitense.

Sui portafogli gestiti, abbiamo appesantito la componente investita in titoli finanziari europei e, approfittando della correzione dei listini statunitensi, abbiamo ricostituito una posizione su una nota azienda leader del settore della tecnologia ritornata a valutazioni a nostro avviso interessanti.