La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Mercati azionari più contrastati in settimana, dopo un avvio di anno ben impostato, per la crescita dei timori recessivi e dell’impatto sugli utili aziendali.

I timori che l’atteggiamento restrittivo assunto dalle principali banche centrali mondiali e in particolare dalla Federal Reserve possa sfociare in una recessione sono echeggiati in un report della Banca Mondiale che ha paventato il rischio di un rallentamento dell’economia globale tra i più forti degli ultimi decenni.

Peraltro, i dati congiunturali pubblicati in settimana sono stati prevalentemente negativi, con una caduta delle vendite al dettaglio statunitensi e una variazione mensile negativa dei prezzi alla produzione, che potrebbe riflettere una minore domanda, ma nello stesso tempo contribuire al contenimento dell’inflazione.

Ma sono state soprattutto le notizie provenienti dalle trimestrali delle società ad indurre alla cautela: la percentuale di aziende che hanno battuto le stime degli analisti è scesa a circa due terzi da una percentuale superiore all’80% dello stesso periodo nello scorso anno e c’è chi teme che qualche sorpresa non positiva possa giungere nelle prossime settimane su questo fronte.

Sul tema degli utili societari, si apre una delle settimane cruciali, nella quale è prevista la pubblicazione dei dati di un considerevole numero di aziende, soprattutto negli USA, tra le quali si possono ricordare a titolo di esempio: 3M, Abbott Laboratories, American Express, AT&T, Colgate-Palmolive, General Electric, Intel, IBM, Johnson & Johnson, LVMH Louis Vuitton Moet Hennessy, Mastercard, SAP, Verizon, Visa.

A livello di dati congiunturali, invece, di prossima pubblicazione gli indici PMI di vari paesi, il sondaggio IFO sull’andamento dell’economia tedesca vista dal settore industriale, la prima stima del PIL del quarto trimestre negli USA, i dati di reddito e spese personali delle famiglie statunitensi, la fiducia dei consumatori USA compilata dall’Università del Michigan.