10 anni di private debt in Italia

Il settore del private debt non poteva celebrare in modo migliore i suoi primi 10 anni di attività in Italia.

Nel 2022, infatti, il dato della raccolta registra una crescita del 15% sull’anno precedente per masse totali pari a 1,13 miliardi di euro, contro i 987 milioni del 2021, toccando numeri mai raggiunti prima: è quanto emerge dalla ricerca condotta da AIFI – Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt in collaborazione con Deloitte.

Innocenzo Cipolletta, presidente di AIFI, ribadisce l’importanza strategica del mercato del private debt per lo sviluppo e la crescita del tessuto economico italiano, aspetto che anche Zenit SGR, con le sue numerose operazioni e il suo costante impegno volto al supporto delle PMI del nostro Paese, non manca mai di sottolineare.

Le eccellenze imprenditoriali italiane sono da sempre al centro delle strategie di investimento di Zenit SGR, tra le prime società di gestione ad operare nel mercato del private debt con oltre 40 PMI italiane finanziate per un importo totale erogato pari, ad oggi, a circa 120 milioni di euro; il fatto che la gran parte delle operazioni concluse dalla SGR la vedano nel ruolo di unico o comunque principale sottoscrittore dimostra ancora una volta il ruolo centrale che Zenit SGR ha avuto nei confronti delle realtà finanziate e dei territori nei quali ha operato.

Zenit è stata la prima SGR ad utilizzare i nuovi strumenti messi a disposizione dal legislatore per supportare le PMI italiane (quali la garanzia del Medio Credito Centrale ed il Privilegio Speciale rotativo su magazzino), oltre che la prima SGR ad aver sottoscritto un “minibond sociale”, le cui risorse sono state interamente destinate a finanziare progetti ad elevata utilità sociale.

Inoltre, tenendo conto della sempre maggiore importanza dei temi legati alla sostenibilità, Zenit SGR ha sempre posto particolare attenzione, nella politica di allocazione delle proprie somme, verso quelle realtà attente a sostenere il processo di transizione ecologica in atto nel nostro Paese, ed è stata tra le prime società di gestione a sottoscrivere minibond “ESG-linked”, con un meccanismo premiante per le PMI che raggiungono determinati obiettivi legati in particolare alla sostenibilità ambientale.