MERCATI: SI SALE O SI SCENDE?

Francesca Cerminara, Responsabile Bond e Value di Zenit SGR, commenta l’articolo “Come ridurre i rischi su azioni e bond ”, pubblicato su Il Sole 24 Ore

“ Interessante l’articolo de Il Sole 24 Ore, di ieri 10 luglio, che dopo mesi di rialzi su tutte le principali asset class, pone l’accento su come si possano ridurre i rischi per proteggere le performance dai recenti storni. La tempesta finanziaria che si è abbattuta sulla banca portoghese BES, per le difficoltà riscontrate da una sua controllante, i dati macroeconomici europei più deboli del previsto e l’avvicinarsi del periodo estivo, invogliano gli investitori a prendere profitto, esasperando gli eventi e le notizie che man mano si susseguono sui mercati.

Come sottolinea il nostro AD, Marco Rosati, il recente andamento borsisitico può leggersi come un riallineamento tra i differenti mercati, con un parziale recupero di chi era rimasto maggiormente indietro, ma per parlare di un vero e proprio cambiamento di trend bisognerà invece aspettare le rilevazioni sugli utili societari comunicate nella seconda parte dell’anno. Infatti come evidenzia la Banca dei Regolamenti Internazionali nel suo report annuale alcune variabili economiche sembrano rimanere ancora piuttosto indietro rispetto all’andamento di alcuni indici finanziari; affinché il rally possa proseguire è quindi essenziale che da un lato i mercati non si adagino solo su aspettative interventistiche da parte della banche centrali,indubbiamente alle prese con la difficoltà di normalizzare i tassi,  e dall’altro che si proceda con riforme strutturali in grado di far ripartire vigorosamente il ciclo economico.

Ad oggi, con tassi governativi estremamente compressi, con mercati corporate, soprattutto di bassa qualità, sostenuti da una spasmodica ricerca di rendimento che ha compresso il premio al rischio verso i livelli pre crisi, non si può dire che esista un vero mercato alternativo, in termini di redditività attesa, a quello azionario, anche Zenit SGR mantiene quindi la sua preferenza relativa per gli investimenti in titoli di capitale, ritenendo che un ritorno di volatilità sia auspicabile, anzi necessario, in modo da incrementare le posizioni di portafoglio a prezzi e soprattutto rendimenti, per quanto riguarda il reddito fisso, più interessanti. Riteniamo che in questo periodo storico sia premiante un atteggiamento favorevole verso il rischio, che  sia governativo, corporate o azionario, in particolar modo europeo, ma che debba essere correttamente remunerato. “