I gestori scommettono ancora su Piazza Affari

La situazione dei mercati finanziari appare spinta da due forze contrastanti: da una parte il quadro macro in peggioramento, cosi come certificato della revisione al ribasso delle stime del Fondo Monetario Internazionale; dall’altro le permanenti rassicurazioni delle banche centrali, che continuano ad agire come un effetto – put di stabilizzazione dei timori degli investitori.

 

“L’azionario italiano – dichiara Stefano Fabiani, responsabile gestioni patrimoniali di Zenit SGR – resta volatile e molto legato alla propensione più o meno alto degli investitori verso il rischio. La performance di medio periodo è molto deludente e rispecchia le gravi difficoltà strutturali e la mancanza di crescita. Da inizio anno la performance relativa è migliore ed è giustificata dalle attese nella partenza di un processo di riforme. La difficoltà di implementazione di questo processo stanno, però, minando la fiducia degli investitori stranieri.
Nel complesso, restiamo costruttivi, ma il livello di attenzione sull’avverarsi delle condizioni indispensabili per la riuscita dell’investimento resta alto. Per quanto riguarda il settore bancario, dopo Aqr e stress test alcune banche sono uscite con una posizione molto solida e in grado di essere valutate come investimento interessante e non speculativo. Altre sono uscite con un obbligo di avviare un processo di rafforzamento impegnativo da portare a termine.
Per il resto, sono interessanti da un lato gli esportatori, nelle nicchie industriali, che potranno beneficiare della debolezza del dollaro, dall’altro, con un profilo di rischio più alto, i settori più legati all’economia domestica ed europea, come i media e le costruzioni, che hanno una forte leva operativa verso una eventuale ripresa del Pil”.

 

Una volta fatto il rodaggio, la società pensa di quotare nel corso del 2015 almeno altri 5 comparti, Zenit SGR, che si è interessata fin da subito al progetto messo in atto da Borsa Italiana, ponendosi tra i primi operatori a condurre approfondimenti tecnici e normativi per far accedere al mercato di quotazione i propri fondi, ha già messo in atto gli interventi per aggiornare la regolamentazione dei prodotti e presentare domanda di quotazione per i comparti della SICAV Zenit Multistrategy e di sei fondi comuni di diritto italiano.