Dai minibond nuovi capitali per riconvertire la regione del Sulcis

Pubblicato il 05/10/2017 –  

Un minibond per il Sulcis. Passa per il Progetto Minibond Italia della società di gestione milanese Zenit (Fondo PMI) il rilancio dell’area. Il fondo di Zenit, che è specializzata negli investimenti in strumenti finanziari di debito emessi dalle Pmi italiane più dinamiche, ha appena sottoscritto la mini-obbligazione da 4 milioni di euro emessa da Renovo Bioenergy.

Nel portafoglio del fondo di Zenit entrerà quindi il minibond da 4 milioni. L’operazione servirà per finanziare i progetti di Renovo Bioenergy finalizzati allo sviluppo di biodistretti italiani basati sui principi dell’Economia Circolare. In particolare, i capitali raccolti da Renovo Bioenergy con questo minibond, saranno impiegati per lo sviluppo del biodistretto sardo del Sulcis che prevede il recupero degli scarti della manutenzione forestale, del territorio e della filiera del sughero per produrre sia materiali termoisolanti in fibra di legno e sughero di altissima qualità per la bioedilizia, sia bioenergia.

Si tratta di un’iniziativa particolarmente significativa per il territorio del Sulcis, un’area con il tasso di disoccupazione tra i più elevati in Italia. Il biodistretto sorge all’interno del sito di Iglesias dismesso da Rockwool Italia nel 2009, permettendone il recupero ambientale, edilizio e dando impulso al rilancio dell’economia locale.

Il prestito obbligazionario ha scadenza nel 2022, offre una cedola annuale pari al 5% e ha un profilo di rimborso di tipo amortizing con due anni di pre-ammortamento. È inoltre previsto alla scadenza un contingent payment al fine di consentire agli obbligazionisti di beneficiare di una parte del valore generato nel tempo dal progetto di Renovo Bioedil Iglesias.

«È con grande entusiasmo che abbiamo deciso di finanziare il progetto di Renovo Bioenergy – afferma Marco Rosati, Amministratore Delegato di Zenit SGR -. Abbiamo condiviso fin dal primo momento la filosofia e il pensiero di questa azienda e del suo fondatore Stefano Arvati. Il nostro investimento aiuterà Renovo a realizzare un progetto che crea posti di lavoro, migliora l’ambiente, consente di produrre materiali ecologici di altissima qualità ed energia pulita. Siamo certi che si tratti di un eccellente investimento sia come profilo di rischio – rendimento per i nostri investitori sia per le ricadute ambientali ed economiche sul territorio».