closing a oltre 80 milioni di euro per il fondo “progetto minibond italia”

Comunicato Stampa

Il fondo gestito dalla SGR italiana ha chiuso il periodo di fund raising il 31 luglio 2016 raccogliendo oltre 80 milioni di Euro da una ampia compagine di investitori 

 

Milano, 22 settembre 2016 – Zenit SGR e ADB annunciano la chiusura della raccolta del Fondo d’Investimento Alternativo chiuso riservato denominato “Progetto MiniBond Italia”, pioniere tra i fondi istituiti con l’obiettivo di dare sostegno all’economia reale investendo in prestiti obbligazionari c.d. Minibond emessi da Piccole e Medie Imprese italiane.

Il Fondo può contare oggi su una disponibilità complessiva di oltre 80 milioni di Euro provenienti da una pluralità di investitori (banche del territorio, assicurazioni, casse di previdenza, fondi pensione, SGR e altri Investitori Professionali) che saranno veicolati sul tessuto produttivo delle PMI italiane.

Tale risultato è un chiaro segnale del crescente interesse da parte degli investitori istituzionali per questa asset class.

Siamo orgogliosi del risultato raggiunto – commenta Marco Rosati, Amministratore Delegato di Zenit SGR – le somme raccolte dal Fondo Progetto Minibond Italia saranno un utile contributo al tessuto imprenditoriale del nostro paese fornendo risorse per i progetti di crescita e internazionalizzazione e rappresentano una strada alternativa al credito bancario”.

Con la recente sottoscrizione del Minibond emesso da United Brands Company Spa – commenta Giovanni Scrofani, Responsabile del Fondo PMI – abbiamo effettuato dall’inizio dell’operatività del Fondo dieci investimenti con un rendimento decisamente interessante per i nostri investitori e altri dossier sono attualmente in fase di analisi. Chiusa con successo la fase di fundraising, nei prossimi mesi ci dedicheremo a pieno regime alle attività di origination e investimento”.

Zenit è stato uno dei primi operatori – concludono i due manager di Zenit SGRa credere in questo mercato e grazie ai numeri positivi in termini di raccolta e investimenti e al crescente interesse proveniente da investitori sia italiani sia esteri, oggi riteniamo che ci possano essere le condizioni per avviare nuove iniziative in questa direzione”.